Aleksandr Odoevskij

Aleksandr Ivanovič Odoevskij (San Pietroburgo, 8 dicembre 1802^{[N 1]} – 27 agosto 1839^{[N 2]}^[1]) è stato un poeta, scrittore e rivoluzionario russo. Uno dei protagonisti dell'insurrezione decabrista del 1825, fu perciò condannato a dodici anni di lavori forzati^[2]^[3] e deportato in Siberia^[3]; nel 1837 fu quindi inviato come soldato semplice nel Caucaso^[3], dove morì nel 1839^[2].

Uno dei suoi versi, «dalla scintilla scaturirà la fiamma» (Из искры возгорится пламя)^[4], in risposta a una poesia di Aleksandr Sergeevič Puškin a sostegno dei decabristi deportati^[5]^[6]^[7], diventò uno degli slogan più celebri del movimento rivoluzionario russo, oltre che il sottotitolo del giornale Iskra (in russo, appunto, «scintilla»)^[6], organo ufficiale del Partito Operaio Socialdemocratico Russo fondato da Lenin nel 1900.

Note

Esplicative

^ 26 novembre del calendario giuliano, l'8 dicembre del calendario gregoriano.
^ 15 agosto del calendario giuliano, il 27 agosto del calendario gregoriano.

Bibliografiche

^ Pul'khritudova.
^ ^a ^b Treccani.it.
^ ^a ^b ^c Sapere.it.
^ (RU) Александр Иванович Одоевский, Струн вещих пламенные звуки, 1828-1829.
^ (RU) Александр Сергеевич Пушкин, Во глубине сибирских руд, 1827.
^ ^a ^b Storia del Partito Comunista (bolscevico) dell'U.R.S.S., Mosca, Edizioni in lingue estere, 1948, p. 28.
^ Valdo Zilli, La rivoluzione russa del 1905, vol. 1, Napoli, Istituto italiano per gli studi storici, 1963, p. 379.

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Collegamenti esterni

Odoevskij, Aleksandr Ivanovič, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Odoevskij, Aleksandr Ivanovič, su sapere.it, De Agostini.
(EN) E. M. Pul'khritudova, Odoevskii, Aleksandr Ivanovich, su The Free Dictionary, 3ª ed., Great Soviet Encyclopedia, 1970-1979.

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