Amalia Brugnoli

Amalia Brugnoli in un ritratto di Joseph Kriehuber del 1827

Amalia Brugnoli Samengo (Milano, 11 agosto 1802 – 1892) è stata una ballerina italiana, oltre che mima e prima ballerina, ricordata come l'iniziatrice della danza sulle punte eseguita per la prima volta a Vienna.

Biografia

Amalia Brugnoli in un ritratto di Gallo Gallina

Nata a Milano nel 1802 figlia di due "primi grotteschi" i ballerini Paolo e Giuseppa Brugnoli, nel 1813 si iscrisse all'Imperial Regia Accademia di Ballo del Teatro alla Scala aperta in quello stesso anno, della quale è stata una delle prime diplomate. A Milano è stata anche allieva privata di Carlo Blasis nel periodo in cui questi danzava alla Scala. Come tutti gli allievi e le allieve, sin dalle origini della Scuola, ha sempre offerto un valido apporto agli spettacoli del Teatro, partecipando a opere e balletti. Sotto la guida del Maestro Louis Henry è divenuta prima ballerina seria al Teatro Sant'Agostino di Genova. Attiva in Italia e all'estero, tra le migliori ballerine dell'epoca, fra le allieve più celebri che hanno portato nel mondo l'arte della Scuola di ballo scaligera. Nel 1823 sotto l'insegnamento del maestro Augusto Vestris e di suo figlio Armando ha danzato a Vienna nel balletto La Fée et le Chevalier di Armando Vestris, in cui per la prima volta si è esibita con brio e velocità nella danza sulle punte[1], per lo più per due o tre passaggi. A danzare per prima sulle punte un intero balletto sarà invece Maria Taglioni nel 1832 in La Sylphide.

Tornata in Italia, Amalia ha danzato con Blasis e nel 1828, dopo un soggiorno a Napoli, si è sposata col primo ballerino e coreografo del Regio Teatro San Carlo, Paolo Samengo. Nel 1832 i Samengo sono apparsi insieme al King's Theatre di Londra, dove critici e pubblico hanno applaudito la precisione "infallibile" della danza sulle punte della Brugnoli.

Amalia Brugnoli e Paolo Samengo in quegli anni hanno viaggiato e si sono esibiti in tutta Italia e i diversi paesi europei. Nella stagione 1837-38 Amalia ha danzato alla Fenice La Sylphide nella versione di Antonio Cortesi. La Brugnoli ha preso parte a quasi tutti i balli del repertorio del marito ed è emersa particolarmente nel Conte Pini, lodatissimo lavoro del suo consorte, che può dirsi abbia fatto il giro dei teatri di tutta Italia. Terminati i loro impegni con quella direzione si sono ritirati dalle scene nel 1837, anno di nascita del loro primogenito Federico a cui è seguito un secondo figlio, Giuseppe, nel 1844.

Ritratti di Amalia

  • Archivio Teatro Napoli, su archiviteatro.napolibeniculturali.it. URL consultato il 28 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  • Josef Kriehuber, Amalie Brugnoli-Samengo, su 193.59.172.17. URL consultato il 28 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2012).

Note

  1. ^ ballare sulle punte, su balletto.net. URL consultato il 30 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2010).

Bibliografia

  • Francesco Regli, Dizionario biografico dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici, tragici e comici, maestri, concertisti, coreografi, mimi, ballerini, scenografi, giornalisti, impresarii, ecc. ecc. che fiorirono in Italia dal 1800 al 1860., Torino, Enrico Dalmazzo, 1860.
  • Everist, Mark, The Diaries of Giacomo Meyerbeer, iv: 1857-1864 (review)Music and Letters - Volume 88, Number 1, February 2007, pp. 148–151
  • Parmenia Migel, Great ballet prints of the Romantic Era

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Storia della danza raccontata a Paperino, su mggarofoli.it. URL consultato il 1º gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2010).
  • Bibliografia google libri, su books.google.it.
  • A brief history of the pointe shoe, su parkenet.org. URL consultato il 13 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2009).
  • Cento grandi balletti, su books.google.it.
  • Revue musicale,vol.3, su books.google.it.
  • Italiänische Skizzen, Volume 2 Di Karl Czoernig (Freiherr von), su books.google.it.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 26366954 · ISNI (EN) 0000 0000 3785 9717 · SBN MUSV031308 · CERL cnp02074634 · LCCN (EN) n97872109 · GND (DE) 1034307061
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