Arabia Deserta

Mappa delle Tre Arabie ispirata dall'Arabo di Nubia e da altri autori, opera francese disegnata da Nicolas Sanson (1654).

Arabia Deserta era una delle tre regioni in cui la geografia romana suddivideva la penisola araba.

Descrizione

Arabia Deserta era l'appellativo di origine latina che indicava l'ambiente interno della penisola araba (propriamente "abbandonato/incolto/desertico").[1]

Nell'antichità era abitata da popolazioni nomadi che frequentemente saccheggiavano le terre vicine più prospere, come la Mesopotamia e l'Arabia meridionale.

Definita anche Arabia Magna ("Grande Arabia"), era una delle tre regioni che per i Romani componevano la penisola; le altre due erano l'Arabia Felix e l'Arabia Petraea.

Il nome storico dell'area, ritornò popolare durante il XIX e il XX secolo, quando fu usato dal celebre avventuriero Charles Montagu Doughty per il titolo della pubblicazione del suo diario di viaggio Travels in Arabia Deserta (1888).[2]

Note

  1. ^ Aldo Sestini, Deserto, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931. URL consultato l'11 dicembre 2015.
  2. ^ (EN) Nicolas Sanson (1600-1667) e Jan Somer (1654), Map of the Three Arabias: Excerpted Partly from the Arab of Nubia, Partly from Several Other Authors, su World Digital Library. URL consultato il 31 ottobre 2014.

Bibliografia

  • (EN) Glen Warren Bowersock, "The three Arabias in Ptolemy's geography" e "Arabs and Saracens in the ‘Historia Augusta’", in Studies on the Eastern Roman Empire, Goldbach (Baviera), Keip Verlag, 1994, ISBN 3-8051-0239-9.
  • (EN) Fergus Millar, The Roman Near East: 31 B.C.-A.D. 337, Cambridge (Massachusetts), Harvard University Press, 1994, p. 514, ISBN 0-674-77886-3.
  • Charles M. Doughty, Arabia deserta. La bibbia del grande viaggiatore, a cura di H. L. MacRitchie, introduzione di T. E. Lawrence; tradotto da Mario Biondi, 2ª ed., Parma, Guanda, 2004, ISBN 88-7746-473-9.
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