Gens Artoria

Trascrizione del 1887 della iscrizione sul sarcofago di Lucio Artorio Casto a Podstrana[1].

La gens Artoria era una gens romana del rango equestre. Un numero cospicuo di membri è conosciuto attraverso le fonti epigrafiche e scritte. Durante gli ultimi anni dell'Impero alcuni di loro entrarono a far parte del rango senatorio.

Origini

Negli anni sono state proposte diverse origini linguistiche per il gentilizio Artorius. Schulze, Herbig e Salomies suggeriscono che l’origine del nomen venga dall'etrusco Arnthur ma la latinizzazione in Artor è alquanto forzata.[2][3][4] Altri studiosi hanno proposto un'origine messapica identificando il gentilizio nel nome Artorres[5], un gentilizio dello stesso tipo di Platorres e Taotorres che trovano corrispondenze nei gentilizi romani.[6] Altri invece hanno suggerito una derivazione del nome gallese “Arthur” dal gentilizio "Artorius".

Praenomina

I principali prenomi degli Artorii erano Lucio, Caio, Marco e Quinto, quattro dei nomi più comuni in tutta la storia romana. I prenomi meno usati degli Artorii includeva Gneo, Sesto e Tito, e ci sono alcuni esempi di altri nomi.

Rami e cognomina

Gli Artorii non sembrano essere stati divisi in famiglie distinte, ma alcuni di essi usavano cognomi comuni, come Secundus, che di solito indicava il figlio più giovane.

Membri illustri

Equestri e Senatori

  • Artoros Maior, seconda metà del III o IV secolo a.C., Praeneste, marito di Mino Colionia.[7]
  • Artorius, visse durante la seconda Guerra Punica, Capua, avversario di Cerrinus Vibellius Taurea.[8]
  • C. Artorius Proculus, 104-31 a.C., grammatico citato da Quintiliano che considerava il tropo come figura retorica.[9]
  • Artoria, datato 84 a.C. durante il consolato di Gneo Papirio Carbone, Capua, patrona di Dipilus.[10]
  • Marcus Artorius Asclepiades, morto nel 31 a.C. nel naufragio dopo la battaglia di Azio, Smirne, fu medico e amico di Augusto ed era con lui durante la battaglia di Filippi. Inoltre fu allievo di Asclepiade di Prusa insieme a Temisone di Laodicea. Tra i suoi pazienti troviamo Marco Antonio, Licinio Crasso e Cicerone.[11]
  • Marcus Artorius, primo secolo a.C., Pompei, duoviro municipale.[12]
  • Marcus Artorius Geminus, morto nel 10 d.C., Roma, legato e prefetto dell'erario militare, antenato di Traiano, per parte di madre.[13][14]
  • Monime Artoria, datata tra il 50 a.C. e il 31, Napoli, moglie di Gaius Valerius.[15]
  • Artoria, datata 50 a.C 50 d.C., Roma, una delle figlie di Geminus e moglie di Caius Marcius. Suo figlio, Quinto Marcio Barea Sorano, era il nonno di Marcia Furnilla, moglie dell'imperatore Tito e di Marcia la madre dell'imperatore Traiano .[14]
  • Artoria, datata 50 a.C 50 d.C., Roma, un'altra figlia di Geminus e moglie di Caius Septicius.[14]
  • Quintus Artorius Antiochus Priscus, citato da Fedro.[16]
  • Caius Artorius Bassus, datato nel 43-59 d.C., Roma, pontefice edile, duoviro e curator; stando alla riforma di Augusto, secondo cui un aedilis doveva avere 36 anni, forse nacque intorno al 13.[17]
  • Artorius Valens, datato tra il 58 e 71, Misenum, classiario della trireme Virtute. Era a Miseno insieme all'imperatrice Iulia Agrippina durante il suo esilio.[18][19]
  • Artorius, durante la prima guerra giudaica, Gerusalemme, si salvò grazie alla sua astuzia ed è citato da Flavius Iosephus.[20]
  • Artorius Histrianus, prima metà del primo secolo, Verona, appartenente alla tribu Poblilia fu quadriumviro e amministratore dell'erario.[21]
  • Artoria Flaccilla, primo secolo, Roma, accompagnò suo marito Decimus Novius Priscus in esilio nel 65 insieme ad Annius Pollius e Glitius Gallus con le loro mogli Marcia Servilia Sorana e Egnatia Maximilla.[22]
  • Marcus Artorius Priscus Vicasius Sabidianus, datato tra il 80 e 130 d.C., Roma, ottenne due tribunati. Il primo come tribuno delle truppe ausiliarie in Germania inferiore, il secondo come tribuno della legione VII Claudia Pia Fidelis a Viminacium in Mesia Superiore; fu quindi prefectus alae I Pannoniorum nella Mesia Inferiore. Fu anche praefectus Montis Berenicidis ed epistrategus Thebaidis tra il 115 e 117.[23]
  • Caius Artorius Iulius Augendus, secondo secolo, Roma, messo e questore dell'erario nel tempio di Saturno.[24]
  • Artoria, secondo secolo, Ostia, moglie di Lucius Fabius Eutychus, ufficiale di rango equestre ad Ostia, e madre di C. Domitius Fabius Hermogenes, che seguì le orme del padre e ottenne molti ruoli di responsabilità.[25]
  • Artoria Auxesis, seconda metà del primo secolo, Visentium, moglie di Marcus Minatius Gallus, uno dei duoviri municipali.[26]
  • Lucius Artorius Castus, secondo secolo, centurione in numerose legioni, primo pilo della legione V Macedonica, prefetto della flotta di Capo Miseno, comandante delle tre legioni in Britannia, governatore della Britannia tra il 187 e il 191[27] e infine per 6 anni fu governatore della Liburnia con il diritto di comminare pene capitali.[28][29]
  • Artorius Heraclitus, secondo secolo, Smira, speculator della Legio IIII Flavia Felix nominato in un'iscrizione datata al 211 dove rivolge una dedica alla Dea Dardanica.[30]
  • Titus Artorius Minervalis, datato intorno al 223, Canusium, nominato come aedilicius tra gli ufficiali municipali di Canosa.[31]
  • Lucio Artorio Pio Massimo, nato nel 247 ad Efeso, fu legato della Celesiria (dopo il 1 marzo 286), proconsole d'Asia nel 287/298 e praefectus urbi di Roma.[32]
  • Artorius Clytholias Maximus, Praefectus urbi tra il 361 e 363. Fu primo cugino di Costanzo Gallo.
  • Caius Artorius Germanianus[33], quarto secolo, Roma, senatore nel 366.L'iscrizione del quarto secolo apre l'intrigante possibilità che egli sia San Germano di Auxerre, che fu dux e governatore prima di diventare vescovo.[34]
  • Artorius Amachius, quarto secolo, Roma, marito di Aurelia visse durante il consolato di Filippo e Flavio Salia.[35]
  • Artorius Iulianus Megethius, quinto secolo, Roma, contemporaneo di Vortigern, marito di Accia Maria Tulliana nipote del retore C. Marius Victorinus Afer.[36]
  • Artoria Tulliana, quinto secolo, Roma, figlia di Megethius e di Maria Tulliana[36]
  • Caius Artorius Celer, Sicca Veneria, filosofo epicureo che visse per anni 32.[37]
  • Cnaeus Artorius Apollo, Roma, nativo di Perge e filosofo stoico, Marcus Licinius dedicò la stele.[38]
  • Artorius Rufus, onorato da Festus, forse un grammatico.[39][40]
  • Caius Artorius Maximus, Nazareth, amicus di C. Iulius Quartus entrambi della Legio IIII Flavia Felix.[41]
  • Artorius, Roma, citato da Giovenale.Artorius e Catulus rappresentavano, forse, i due aristocratici impostori che vissero all'età di Tiberio[42] e che costrinsero Umbricius ad abbandonare Roma.

Liberti

  • Marcus Artorius Primus, datato 55 a.C., Pompei, liberto e architetto del teatro grande a Pompei.[43][44]
  • Marcus Artorius Philero, Pompei, liberto la cui tomba si trova vicino l'Anfiteatro e la tomba di Lollia Chelidon presso Porta Nolana.[45]

Note

  1. ^ Jackson, pp. 166-7.
  2. ^ Schulze, p. 338.
  3. ^ Herbig, p. 98.
  4. ^ Salomies, p. 68.
  5. ^ Santoro, pp. 271-293.
  6. ^ Faggiani, p. 102.
  7. ^ CIL XIV, 03100.
  8. ^ Quadrigarius, VI, 9.
  9. ^ Quintilianus, IX, 1.
  10. ^ CIL I, 00683.
  11. ^ Smyrna 987, IG II² 4116, ID 1589.
  12. ^ CIL I, 01642, CIL I, 00005,CIL I, 00011, CIL I, 00068, CIL I, 02886.
  13. ^ CIL VI, 00090.
  14. ^ a b c CIL VI, 31761.
  15. ^ SEG 50, 1044.
  16. ^ Fedro, IV, fabula V.
  17. ^ CIL VIII, 26517.
  18. ^ CIL X, 08208.
  19. ^ Tuck, p. 47.
  20. ^ Flavius Josephus, VI, 3.
  21. ^ NSA, 1965-45.
  22. ^ Tacitus, Annales, XV. 71.
  23. ^ CIL VI, 32929.
  24. ^ CIL VI, 01928.
  25. ^ CIL XIV, 04642.
  26. ^ CIL XI, 2910.
  27. ^ Malcor, Trinchese, Faggiani, pp. 422,426,427.
  28. ^ CIL III, 1919, CIL III, 12791, CIL XV, 08090.
  29. ^ Bass, p. 273.
  30. ^ Shukriu, p. 571.
  31. ^ CIL IX, 338.
  32. ^ AE 1939, 00058,AE 1961, 00195,AE 2006, 01586,AE 2006, 01587,CIL III, 14195, 27, IGLTyr 00023, IGLTyr 00022.
  33. ^ Sire, p. 23.
  34. ^ CIL XV, 07462,
  35. ^ ICUR-01, 00081.
  36. ^ a b CIL VI, 30130.
  37. ^ AE 1937, 00034.
  38. ^ IGUR II 371.
  39. ^ Festus, Prefazione.
  40. ^ Brouwer, p. 208.
  41. ^ SJC-2015-31.
  42. ^ Braund, Osgood, p. 73.
  43. ^ CIL X, 00807, CIL X, 00841.
  44. ^ Treccani, Artorius Primus, Marcus.
  45. ^ ImpPomp add-2.

Bibliografia

Fonti primarie
Fonti moderne
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