Morgongiori

Morgongiori
comune
(IT) Morgongiori
(SC) Mragaxòri
Morgongiori – Stemma
Morgongiori – Bandiera
Morgongiori – Veduta
Morgongiori – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoPaolo Pistis (lista civica) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate39°44′45.84″N 8°46′13.65″E39°44′45.84″N, 8°46′13.65″E (Morgongiori)
Altitudine351[1] m s.l.m.
Superficie45,2 km²
Abitanti647[2] (29-2-2024)
Densità14,31 ab./km²
Frazioninessuna
Comuni confinantiAles, Curcuris, Marrubiu, Masullas, Pompu, Santa Giusta, Siris, Uras
Altre informazioni
Cod. postale09090
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095030
Cod. catastaleF727
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona D, 1 426 GG[4]
Nome abitanti(IT) morgongioresi
(SC) mragaxoresus
Patronosanta Maria Maddalena
Giorno festivo22 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Morgongiori
Morgongiori
Morgongiori – Mappa
Morgongiori – Mappa
Posizione del comune di Morgongiori all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale
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Morgongiori (Mragaxòri in sardo[5]) è un comune italiano di 647 abitanti[2] della provincia di Oristano in Sardegna, nella antica regione della Marmilla.

Geografia fisica

La scalinata interna alla grotta di Scaba 'e Cresia.

Territorio

Morgongiori sorge sul versante meridionale del monte Arci. Tra le aspre pareti rocciose che lo circondano, spicca la scultura naturale chiamata "Testa del guerriero".

Storia

I numerosi siti archeologici del territorio e le officine per l'estrazione e la lavorazione dell'ossidiana, testimoniano la presenza dell'uomo nel territorio fin dai tempi più antichi. L'area fu abitata anche in epoca nuragica per la presenza nel territorio di alcuni nuraghi.

Nel Medioevo appartenne al giudicato di Arborea, e fece parte della curatoria di Parte Montis. Alla caduta del giudicato (1410) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, occupato dalle truppe del feudatario di Quirra Berengario Bertran Carroz, che sposando Eleonora Manriquez ne ottenne ufficialmente dal re il controllo fino all'estinzione dei Bertran Carroz nel 1511.

Nel 1603 fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles fino al 1670, poi dei Català e infine (dal 1766) degli Osorio de la Cueva. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone del comune di Morgongiori sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 7 gennaio 2010.[6]

«Stemma inquartato: il primo, di rosso, alla lettera maiuscola M, d'oro; il secondo, di verde, all'albero di Arborea, sradicato, munito di sette ramoscelli, tre per parte in banda e in sbarra, uno in palo sulla sommità, esso albero fogliato di cinquantanove, nove foglie in ciascuno dei ramoscelli laterali, cinque foglie nel ramoscello in palo, il tutto d'oro; il terzo, di azzurro, alle sette spighe di grano, d'oro, impugnate, legate di rosso; il quarto, di rosso, al cinghiale di nero, allumato e armato di argento, fermo sulla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone municipale è un drappo di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse

L'edificio nuragico antistante l'ingresso della grotta di Scaba 'e Cresia.

Siti archeologici

Nel territorio di Morgongiori sono presenti diverse testimonianze della presenza dell'uomo preistorico:

  • la domus de janas di Prabanta o di Su Forru de Luxia Arrabiosa
  • la domus de janas di Sa Forra'e su Stabi de Luxia Arrabiosa
  • il menhir di Prabanta su Frucoi de Luxia Arrabiosa
  • il nuraghe di Su Trunku de is Pillonis
  • il santuario nuragico di Sa Grutta de is Caombus e Sa Scaba 'e Cresia in località Sa Punta 'e Santu Marcu[7]

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[8]

Lingue e dialetti

La variante del sardo parlata a Morgongiori è il campidanese oristanese.

Cultura

Cucina

Is lorighittas: pasta tipica preparata a mano attorcigliando tra le dita un doppio filo di pasta fino a creare una treccina chiusa a formare un anello (loriga, in sardo).

Note

  1. ^ Risultati 14º Censimento ISTAT, su dawinci.istat.it, Istat. URL consultato il 1º maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 429, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Morgongiori (Oristano) D.P.R. 07.01.2010 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 5 gennaio 2022.
  7. ^ La tv nel pozzo sacro di Morgongiori - Roberto Giacobbo ne svela i segreti e realizza modello in 3D, su ansa.it.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia

  • Vittorio Angius, Luciano Carta (a cura di), Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento. Icnhusa-Ozieri, Nuoro, Ilisso Edizioni, 2006, pp. 910-912, ISBN 978-88-89188-89-7. URL consultato il 19 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2014).
  • Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2022).
  • Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
  • Enedina Rosaria Posulo, In Morgongiori, Cargeghe, Editoriale Documenta, 2013.
  • Francesco Manconi Quesada, La grotta sacra nuragica di Morgongiori, Academia.edu, 2016 (www.academia.edu)

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su morgongiori.eu. Modifica su Wikidata
  • Morgongiòri, su sapere.it, De Agostini. Modifica su Wikidata
  • La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
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