Test di Lucas-Lehmer

Il test di Lucas-Lehmer è una verifica della primalità dei primi di Mersenne. In sintesi, per p {\displaystyle p} numero primo, detto M p = 2 p 1 {\displaystyle M_{p}=2^{p}-1} il p {\displaystyle p} -esimo numero di Mersenne, esso è primo se e solo se divide L p 1 {\displaystyle L_{p-1}} , dove L n {\displaystyle L_{n}} è l'n-esimo termine della successione definita ricorsivamente come:

L n + 1 = L n 2 2 {\displaystyle L_{n+1}=L_{n}^{2}-2}

a partire da

L 1 = 4 {\displaystyle L_{1}=4}

Il test è stato sviluppato originariamente dal matematico Édouard Lucas nel 1870 e semplificato da Derrick Norman Lehmer nel 1930. Il test è talmente rapido e facile da programmare, che nel 1978 due studenti delle superiori dimostrarono che il numero di Mersenne 2 21701 1 {\displaystyle 2^{21701}-1} è primo, battendo il precedente record del più grande numero primo allora conosciuto.

È possibile anche un'ottimizzazione nel tempo di calcolo, per poter trattare numeri maggiori, dato che L n {\displaystyle L_{n}} cresce molto velocemente, all'aumentare di n {\displaystyle n} , per diventare presto intrattabile. Si può sostituire, alla successione precedente, quella specifica per il numero da verificare M n {\displaystyle M_{n}} , ricavata come segue:

L n + 1 ( L n 2 2 ) mod M p {\displaystyle L_{n+1}\equiv (L_{n}^{2}-2)\,\operatorname {mod} \,M_{p}}

dove mod è il modulo, ossia il resto della divisione per M p {\displaystyle M_{p}} . Questa successione ha però lo svantaggio di essere utile solo per i numeri di Mersenne minori o uguali a M p {\displaystyle M_{p}} .

Enunciato

Sia p un numero primo. Il corrispondente numero di Mersenne M p = 2 p 1 {\displaystyle M_{p}=2^{p}-1} è primo se e solo se:

L p 1 0 mod M p {\displaystyle L_{p-1}\equiv 0\,\operatorname {mod} \,M_{p}}

Osservazione

Non è restrittivo considerare i numeri di Mersenne M p {\displaystyle M_{p}} con p {\displaystyle p} primo anziché M n {\displaystyle M_{n}} con n {\displaystyle n} numero naturale. Si dimostra infatti che se n {\displaystyle n} è composto, allora anche M n {\displaystyle M_{n}} lo è.

Dimostrazione

Abbozzo matematicaQuesta sezione sull'argomento matematica è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.

Per la sufficienza: siano u = 2 + 3 {\displaystyle u=2+{\sqrt {3}}} e v = 2 3 {\displaystyle v=2-{\sqrt {3}}} . È facile allora mostrare per induzione che

L n = u 2 n 1 + v 2 n 1 {\displaystyle L_{n}=u^{2^{n-1}}+v^{2^{n-1}}}

Poiché M p {\displaystyle M_{p}} divide L p 1 {\displaystyle L_{p-1}} , esiste un intero R {\displaystyle R} tale che

L p 1 = R M p {\displaystyle L_{p-1}=R\,M_{p}}

ossia

u 2 p 2 + v 2 p 2 = R M p {\displaystyle u^{2^{p-2}}+v^{2^{p-2}}=R\,M_{p}}

Moltiplicando per u 2 p 2 {\displaystyle u^{2^{p-2}}} , ottengo

1 ) u 2 p 1 = R M p u 2 p 2 1 {\displaystyle 1)\,\,\,\,\,u^{2^{p-1}}=R\,M_{p}u^{2^{p-2}}-1}

Elevando al quadrato

2 ) u 2 p = ( R M p u 2 p 2 1 ) 2 {\displaystyle 2)\,\,\,\,\,u^{2^{p}}=\left(R\,M_{p}u^{2^{p-2}}-1\right)^{2}}

Procediamo per assurdo. Supponiamo che M p {\displaystyle M_{p}} sia composto e prendiamo un suo divisore d minore della sua radice quadrata. Sia G il gruppo dei numeri nella forma ( a + b 3 ) mod d {\displaystyle \left(a+b{\sqrt {3}}\right)\,\operatorname {mod} \,d} che sono anche invertibili: G ha al più d 2 1 {\displaystyle d^{2}-1} elementi. Se riscriviamo la 1 e la 2 modulo d, otteniamo u 2 p 1 1 mod d {\displaystyle u^{2^{p-1}}\equiv -1\,\operatorname {mod} \,d} e u 2 p 1 mod d {\displaystyle u^{2^{p}}\equiv 1\,\operatorname {mod} \,d} rispettivamente. Quindi u è un elemento di G di periodo 2 p {\displaystyle 2^{p}} . Dato che il periodo di un elemento può al massimo essere pari al numero degli elementi del gruppo, abbiamo la seguente disuguaglianza

2 p d 2 1 < M p = 2 p 1 {\displaystyle 2^{p}\leq d^{2}-1<M_{p}=2^{p}-1}

Dato che abbiamo una contraddizione, M p {\displaystyle M_{p}} non ha divisori, e dunque è primo.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Dimostrazione del test di Lucas-Lehmer (PDF), su 140.122.140.53. URL consultato l'8 agosto 2005 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2006).
  Portale Matematica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di matematica